Cos'è il Turchese?
Il turchese è una pietra preziosa rinomata per il suo caratteristico colore blu-verde che spazia dalle tonalità più chiare e trasparenti a quelle più intense e opache. È ampiamente apprezzato per la sua bellezza unica e distintiva, che lo rende una delle pietre più desiderate nel mondo della gioielleria e dell'artigianato artistico.
Da un punto di vista chimico, il turchese è principalmente composto da fosfato di rame idrato, ma può anche contenere tracce di altri minerali come calcite, limonite e pirite, che influenzano la sua colorazione e la sua composizione. Si forma in ambienti geologici che presentano rocce ricche di rame e minerali di fosfato. Questo processo di formazione può richiedere milioni di anni e coinvolge la deposizione di minerali in condizioni di basso contenuto di ossigeno.
Le miniere di turchese si trovano in diverse parti del mondo, con alcune delle più famose situate negli Stati Uniti (come l'Arizona e il Nuovo Messico), Iran, Cina e altre regioni ricche di rocce sedimentarie contenenti minerali di rame e fosfato. L'estrazione del turchese può variare da metodo a metodo, ma generalmente coinvolge l'abbattimento e l'elaborazione delle rocce contenenti il minerale.
Attualmente due sono i trattamenti più comuni che vengono eseguiti sul turchese :
Il turchese enhanced è il risultato di un processo elettrochimico noto come metodo Zachery, nel quale il turchese naturale viene immerso in un bagno di minerali simili a quelli presenti nel turchese naturale, e sottoposto a una scarica di corrente elettrica. Questa procedura riduce la porosità della pietra, intensifica il suo colore naturale e ne aumenta la durezza senza l'uso di materiali plastici. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il turchese enhanced rappresenta una delle migliori qualità di turchese, poiché solo il turchese di medio-alta qualità è in grado di resistere al metodo Zachery; il turchese di qualità inferiore rischierebbe di danneggiarsi o sbriciolarsi. È possibile identificare il turchese enhanced tramite analisi spettroscopica.
Il turchese stabilizzato è il tipo più diffuso di turchese disponibile sul mercato attuale. Poiché gran parte del turchese estratto è inutilizzabile allo stato naturale, la stabilizzazione consente di migliorarne le caratteristiche. Questo processo comporta l'immersione del turchese di qualità inferiore in una resina epossidica. Tale trattamento non solo rende la pietra più resistente, ma intensifica anche il suo colore. Questa tecnica può essere impiegata su tutti i tipi di turchese, sia di qualità bassa che alta.
Approfondendo la storia culturale del turchese, emerge la sua rilevanza attraverso diverse civiltà antiche. Gli antichi Egizi, per esempio, lo consideravano una pietra sacra associata alla dea Hathor e lo impiegavano per creare gioielli e amuleti, oltre a includerlo nelle tombe come simbolo di protezione per il viaggio nell'aldilà. I Persiani, invece, lo utilizzavano per decorare oggetti di valore, attribuendogli poteri di protezione e coraggio. Le civiltà precolombiane delle Americhe, come gli Aztechi e i Maya, lo consideravano simbolo di fertilità e abbondanza, impiegandolo in gioielli e oggetti rituali. Oggi, il turchese è ancora popolare, utilizzato nella cristalloterapia e nella meditazione per favorire l'equilibrio energetico e la serenità mentale, oltre ad essere una pietra ambita nel mondo della moda e della gioielleria di lusso.